Chi Siamo

Dal distretto del cappello marchigiano nasce un progetto che trasforma gli scarti in arte, unendo sostenibilità, design e tradizione

“Dopo gli anni passati all’Istituto d’arte di Macerata, ha cominciato a frequentare la facoltà di Architettura di Firenze. A pochi mesi dalla laurea,  è stata invitata in un’azienda a frequentare un corso di progettazione illuminotecnica: questa esperienza – che è andata man mano approfondendo e specializzando –, assieme al conseguimento della laurea, le è valsa la duplice natura di architetto da un lato, e lighting designer dall’altro.”

Mantenendosi su questo doppio binario, sono seguiti gli anni dei viaggi e dei grandi progetti in cui ha alternato mansioni inerenti all’architettura, e altre inerenti al lighting design.

Tuttavia ha compreso che quella che poteva essere una vita piena di soddisfazioni professionali, a lungo andare, non le avrebbe consentito di mettere le radici di cui, in cuor suo, sapeva di avere bisogno. Attorno al 2009, dunque, ha preso la decisione di tornare a Montappone, anche per dare continuità alla storica ferramenta eretta da suo padre negli anni Sessanta. Nasce così IdeeScartate.” (Continua a leggere nell’articolo)

Basement

IdeeScartate nasce nell’alveo del Distretto del Cappello, ovvero la zona dei comuni di Montappone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Falerone, in provincia di Fermo.

Inizia proprio lì, recuperando materiali scartati: quei pezzi di stoffa che non sono riusciti a diventare cappello e, allora – sorta di rivalsa –, si sono fatti oggetto di design.

Lo sfrido può essere di diversi materiali (feltro di lana, paglia, “panama”, lana, tessuti vari) e differenti colori. Ogni pezzo reca con sé l’impronta di tutti i processi di lavorazione che hanno permesso al cappello di prendere forma e di costituirsi come accessorio di alta moda: stiratura, pressatura, cucitura, taglio, finitura.

Le aziende del Distretto del Cappello hanno collaborato al progetto fornendo gli sfridi che poi sono stati organizzati per colore, dimensione e materiale nel basement di IdeeScartate.

Adesso gli sfridi sono lì, in una nuova casa ad attendere una nuova vita…

Le Sfride

Omaggio alla figura femminile nel mondo dell’arte e dello spettacolo, le Sfride intendono essere un elemento decorativo e di design.

Simbolo di rinascita, sono interamente create con sfridi di feltro – quindi originario materiale di scarto della confezione del cappello. Per questo motivo, ogni Sfrida costituisce un pezzo unico.

Simpatiche, colorate, ironiche e, soprattutto, interrogative. C’è chi vede nella loro caratteristica posa un gesto di libertà e felicità – una sorta di affermazione consapevole del femminile; altri che le avvicinano alle dive operistiche; altri ancora che interpretano quella movenza come un quotidiano sgranchirsi le membra al mattino: atteggiamento che travalica il genere per farsi squisitamente umano.

Ma le Sfride raccontano anche un’altra storia: quella della collaborazione virtuosa tra le aziende del territorio del Distretto del Cappello e il progetto IdeeScartate. Un progetto ideato da Marica Panicciari, volto a dar nuova vita agli scarti di feltro (100% lana): gli scampoli, divisi per colore e tipologia, si modellano in maniera armoniosa permettendo l’emersione di queste piccole divinità del riciclo – virtù, oggi più che mai, necessaria.

Infatti, lo scarto di feltro viene preservato, mantenuto inalterato il più possibile, senza sofisticazioni e sagomature: è la favola del viaggio della materia prima che parte dai cappellifici del territorio e arriva nelle case di chi la sceglie come oggetto di design. Simbolo di autenticità e dell’artigianato made in Italy, orgoglio nazionale.

Ciascuna Sfrida parla per se stessa e, al contempo, è parte di un gruppo eterogeneo e affiatato. Ogni pezzo è connotato da un numero progressivo atto a testimoniarne l’unicità, conservato in una piccola pergamena in dotazione – documento identitario della stessa Sfrida.

Le Sfride vengono confezionate singolarmente all’interno di scatole di cartone targate con il logo di IdeeScartate. Ma non è tutto: dentro di esse è presente anche un flyer informativo in modo tale che questo progetto possa essere divulgato. In modo tale che l’arte del riciclo si diffonda sempre di più!